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 Andrzej Dragan - "Portraits 2004-2006" Stampa E-mail
venerd́ 06 aprile 2007

06 Aprile 2007

  

Andrzej immagina, scatta e poi, con la pazienza che contraddistingue i grandi artisti, ritocca. Linea dopo linea, ombra dopo ombra egli estrae dall’immagine l’anima di chi ha ritratto. Da un noto e surreale David Lynch che si ritrova padrone di un volatile che non vola, bloccato in un gesto, in perfetto equilibrio tra la violenza e l’amore, ad un accordatore di pianoforti che del proprio anonimato è l’indiscutibile ed indimenticabile re. Ventidue ritratti da esplorare, a volte non facili da capire ma sicuramente capaci di farsi ricordare.

 
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